FAQ 

FAQ –  domande frequenti

I quesiti più frequenti, posti da chi vuole prendere atto della problematica, sono stati di seguito elencati attraverso la metodologia della domanda e risposta. Pertanto il signor “Terrazzano” domanda e gli viene data la risposta generale che potrebbe dare al lettore un primo sentore della problematica e magari di valutare le opportune decisioni da prendere attraverso un più approfondito consulto con il proprio legale di fiducia.

1. Sono il signor “Terrazzano”, come posso sapere se gli immobili terreni o fabbricati che ho nel comune di San Felice Circeo sono gravati da un presunto vincolo di livello e, quindi, gli eredi AGUET/BLANC sarebbero i concedenti?

Il diritto di Livello (salvo per buona parte delle case del Centro storico, nel quale si trovano anche casi di enfiteusi), comunemente chiamato a San Felice “livello baronale”, si può rilevare dal sistema informatico dell’Agenzia del Territorio di Latina (ex catasto) acquisendo una visura in modalità ampliata al catasto Terreni. Attenzione! Molti cittadini vengono ingannati dal fatto che consultano il solo catasto fabbricati nel quale NON vi è riportato il Livello, perché è vincolante per il terreno su cui è stata edificata la casa.

In diritto, qualora il livello fosse equiparato all’enfiteusi, il fabbricato costruito sul terreno è di proprietà del concedente (Aguet/Blanc) per le norme giuridiche che prevedono l’accessione.

L’equiparazione all’enfiteusi può essere accertata o definita:

– per dichiarazione del possessore;

– per transazione (accordo conciliativo tra le parti);

– per sentenza della magistratura civile.

Ecco perché, nei casi di compravendita, è precluso ai cittadini l’accensione di un mutuo ipotecario, poiché la banca esige che il bene sia libero di qualsiasi peso, anche se l’esistenza del livello presunto è più o meno dubbia, desunta solo dalle scritture catastali, che non hanno nessun valore di prova. La certezza di esistenza del presunto livello, è unicamente desumibile dall’esibizione di atti probatori. 

2. Sono il signor “Terrazzano”, nella recente visura catastale terreni ho trovato che il bene che possiedo risulta sottoposto a “diritto di concedente” a favore degli eredi AGUET/BLANC: che vuol dire?

Ricordando che la visura catastale non ha valore di prova, ma ha il compito di indicare con le sue annotazioni quale è l’atto o gli atti per il quale sono stati iscritti gli odierni diritti in capo a vari soggetti che vincolano il bene censito, sembrerebbe che Lei possieda un terreno sul quale, al momento, qualcuno ha deciso che i soggetti AGUET/BLANC abbiano dichiarato di avere il diretto dominio, ovvero di possedere quello che oggi è molto simile alla “nuda proprietà”. Ci dispiace, ma se le cose rimarranno così Lei potrebbe vantare il solo diritto di livellario che in futuro renderebbe difficile, se non impossibile, l’accensione di un mutuo, salvo non provveda giudizialmente a far riconoscere i suoi diritti.

3. Sono il signor “Terrazzano”, vorrei capire perché il catasto non ha valore di prova.

Gentile cittadino, la problematica nasce dall’approvazione della legge così detta “Messedaglia” promulgata il 1° marzo 1886. La norma eliminò la sperequazione fondiaria, ovvero obbligò a versare a tutti le tasse al Regno, secondo principi univoci.

Per renderla applicabile, furono realizzate le cartografie del neo Regno d’Italia, con il sistema di rilievo Cassini/Soldner. A tal proposito, si dovettero acquisire tutti i dati di più sistemi catastali e rielaborarli in un novo censimento; questo perché il Regno d’Italia era stato creato unendo più Regni, Ducati e Granducati.

La questione si chiuse decenni dopo (anni trenta), con la creazione del catasto terreni N.C.T e del catasto urbano N.C.E.U., ma non fu possibile realizzare un sistema con valore di prova perché tutti gli occupanti dei terreni e delle case non furono censiti tramite un sistema giudiziale, ovvero, i beni furono rappresentati solamente sulle mappe catastali, senza ci fosse per ognuno dei possidenti una sentenza emessa da un apposito giudice. Il giudice allora, visti gli atti e sentiti i confinanti, avrebbe dovuto stabilire la verità e determinare, con valore di prova, che il bene apparteneva a Tizio o a Caio.

Unica eccezione è il catasto impiantato dagli Austriaci prima dell’unità d’Italia, oggi ancora vigente nelle provincie autonome di Trento e Bolzano dove, qualsiasi frazionamento o atto notarile appena stipulato viene sottoposto all’approvazione del “Giudice Tavolare”: ecco perché solo in Trentino Alto Adige le annotazioni catastali hanno valore di prova.

San Felice Circeo è nel Lazio (ex Stato della Chiesa), pertanto, le iscrizioni in catasto non hanno valore di prova e non determinerebbero il diritto di usucapione se non per i possessori di fatto o in virtù di atti derivati che possano provare l’interversione del possesso.

4. Sono il signor “Terrazzano”, ho recentemente sottoscritto un compromesso per l’acquisto di una villetta su due livelli con giardino ed ho accettato di versare una parte del costo al venditore livellario, mentre ho versato una somma sostanziosa all’asse eredi AGUET/BLANC firmando così una transazione. Oggi scopro che quanto versato è esorbitante rispetto a quanto dovuto a seguito di recenti sentenze sulla materia. Posso recuperare la somma che ho versato in più agli AGUET/BLANC?

Gentile signore, avendo sottoscritto ed accettato una transazione non può recuperare eventuali somme versate in più, salvo che l’accordo non lo preveda con una clausola espressa. Comunque, avendo destinato volontariamente una somma agli eredi AGUET/BLANC, si spera che a monte sia stato opportunamente tutelato da un Suo avvocato. ATTENZIONE! Stesso dicasi se si facesse una transazione poi ritenuta non congrua perché a fronte di un versamento di una somma troppo bassa agli eredi Aguet/Blanc. Non sarà possibile annullare l’accordo salvo nei casi previsti dalla legge. ATTENZIONE a cosa si firma in questi casi. Mai sottoscrivere atti senza l’assistenza di un consulente legale specializzato.

Quanto sopra non accadrebbe se la somma è stabilita da una sentenza della magistratura, a seguito di un contenzioso, ove il cittadino non ha mai ammesso l’esistenza del titolo: sarà compito del giudice stabilire se esiste il diritto di livello e se questo è equiparabile ad enfiteusi.

Diversamente, se il cittadino ammette a priori l’esistenza dell’enfiteusi, il giudice può unicamente stabilire quanto si debba versare agli Aguet/Blanc emettendo un’apposita sentenza.

Una possibile eccezione è la possibilità che il Giudice emani una preventiva determina, accettat

5. Sono il signor “Terrazzano”, sono stato in banca per chiedere un mutuo offrendo quale garanzia l’immobile che ho costruito, in parte con regolare licenza negli anni ’60/70 e, in parte, edificato abusivamente (poi condonato con la legge del 1987). L’istituto finanziario ha rifiutato la concessione del prestito motivando che il terreno su cui ho costruito non è il mio perché c’è il “livello baronale” e per diritto di accessione anche la casa non sarebbe la mia. È possibile tutto ciò?

La banca si è comportata correttamente in quanto Lei garantirebbe un prestito con un immobile posto su un terreno sul quale grava il dubbio di chi sia la reale proprietà, a causa di un vincolo di “livello”. Infatti la norma prevede che qualunque cosa costruita su un terreno appartiene a colui che è il proprietario del fondo (ovvero abbia la nuda proprietà, diretto dominio, diritto del concedente, ecc.).

In questo caso la semplice scrittura del livello negli atti catastali, pur non avendo valore di prova, non permette alla banca di accendere un mutuo con la garanzia ipotecaria. Se vorrà accedere alla concessione del prestito richiesto, dovrà prima risolvere il problema attraverso un legale che saprà consigliarla al meglio, ma sempre dopo aver consultato gli atti di provenienza redatti nel tempo sul terreno in questione.    

6. Sono il signor “Terrazzano”, mi sono recato in banca per chiedere un prestito per aiutare mio figlio a creare una sua attività imprenditoriale. La banca mi ha rifiutato il prestito perché i beni che ho offerto a garanzia sono catastalmente sottoposti a vincolo di “livello Baronale”. Uscendo dalla banca sono stato avvicinato da un privato finanziatore che mi aiuterebbe. Che devo fare?<br />

Gentile signore, salvo un rarissimo se non impossibile caso in cui lei abbia incontrato un vero benefattore, Le consigliamo di soprassedere. Infatti Lei potrebbe incappare nel problema per il quale ad oggi risulterebbe che la Provincia di Latina è una delle più martoriate dal fenomeno dell’USURA. Purtroppo il problema non vede nessuna soluzione politica in quanto si continua a non legiferare in argomento, mantenendo i vecchi istituti medioevali, tra i quali i livelli baronali, gli usi civici, padronali e altri diritti atipici. Questa situazione permette alle organizzazioni criminali di proliferare prestando denaro ad elevati tassi d’interesse con grave pregiudizio all’economia del Paese. Da ultimo, si cita l’ulteriore ed infelice normativa recentemente approvata sugli usi civici la L. nr. 168/2017 che non farà altro che continuare a far riempire le tasche a organizzazioni illecite. Si consiglia di essere molto accorti e di seguire esclusivamente canali di finanziamento alla luce del sole e di legalità certa.       

7. Sono il signor “Terrazzano”, avrei deciso di recarmi presso un consulente legale al fine di far cancellare il “livello baronale” sugli atti catastali, quale documentazione o cosa devo portargli preliminarmente per incominciare a capire quale è la situazione e la soluzione migliore?<br />

Gentile cittadino, innanzitutto deve portare la copia dell’atto con il quale Lei ha acquisito l’odierno titolo di possesso o proprietà (atto di compravendita/o atto di successione per causa di morte, assegnazione d’asta, ecc.), inoltre deve portare il certificato catastale di “trasporto” a decorrere dall’anno 1926. Non deve confondere quest’ultimo documento con il certificato storico catastale ordinario che non ha alcun valore e quindi non è utile per la consulenza del suo legale.

Quest’ultimo documento si richiede presso l’Agenzia del Territorio di Latina con apposita istanza.

8. Sono il signor “Terrazzano”, avrei deciso di scegliere un consulente legale per sapere come risolvere il mio caso nel quale risulto possessore di un terreno dove grava il “livello baronale” e dove ho costruito sopra la casa per me e i miei figli. Siccome in Italia esistono vari gradi di giudizio, devo scegliere un avvocato con una particolare specializzazione?<br />

Al fine di evitare inutili contenziosi in tribunale, nel passato si era propensi, sin da subito, a concordare tra le parti un riscatto di poche lire. Oggi, a causa di alcune sentenze della “Corte Costituzionale”, la questione è stata rivalutata a condizione che al “livello” sia accertata l’assimilazione all’enfiteusi e, pertanto, ne risulta più costosa l’eliminazione. Di contro, la Corte Costituzionale ha anche specificato che, per assimilare un livello all’enfiteusi, si devono riscontrare delle caratteristiche specifiche.

È sempre il giudice incaricato a risolvere la questione nello stabilire se tale diritto di livello è riconducibile all’enfiteusi, ovvero esista, o diversamente si accerti, qualcos’altro. È opportuno avvalersi di un avvocato o studio legale che, oltre ad essere patrocinante in Cassazione, sia anche specializzato in diritto Costituzionale. Essendo l’attuale legislazione carente in molti aspetti in materia, ad oggi si devono applicare o interpretare le decisioni della Corte Costituzionale e della Cassazione. A queste interpretazioni di norme in “vacatio legis” devono affiancarsi le sentenze della Corte Europea in argomento di armonizzazione tra gli stati membri. Tutto ciò perché, data la complessità della materia, iniziare una causa col vantare diritti già resi nulli dalle Corti di Cassazione e Costituzionale significherebbe perdere già in partenza il contenzioso anche col successivo appello e poi ricorso in cassazione. Purtroppo il cittadino, pur avendo ragione, perde la causa perché spesso sceglie la via sbagliata e questo accade facilmente.

9. Sono il signor “Terrazzano”, ho ritirato presso il catasto il certificato storico di trasporto a far data dal 1926, da tale documento risulta che il mio terreno a quel tempo non era gravato dal “Livello Baronale”, cosa vuol dire e che devo fare?

Nel suo caso, sembrerebbe che gli eredi AGUET abbiano commesso un errore o una svista. Dovrà ricercare tutti gli atti redatti nel tempo inerenti i passaggi da un proprietario all’altro che dal 1926 sino a Lei cronologicamente attestano l’inesistenza del livello e, comunque, l’inesistenza di una eventuale enfiteusi, per poi consultare il suo legale di fiducia al fine di richiedere agli eredi Aguet/Blanc la correzione della documentazione presentata in catasto che evidenzia un diritto che non esisterebbe. Si consiglia di fare ciò quanto prima possibile. 

10. Sono il signor “Terrazzano”, ho ritrovato nel mio carteggio una sentenza di affrancazione fatta in passato sul mio terreno, cosa devo fare per far estinguere il vincolo del “Livello Baronale” che è stato recentemente riacceso sullo stesso bene?

Nel caso sia stata fatta in passato una “affrancazione”, la sentenza emessa dal giudice competente va’ controllata dal legale di fiducia perché a seconda del tribunale o dell’organo giudiziale emittente occorre eseguire delle “particolari procedure” successive alla decisione. La mancata esecuzione delle procedure citate, potrebbe rendere nulla la sentenza di affrancazione (pur avendo versato delle somme e mai restituite questo non è servito a nulla). Nel caso di nullità si dovrà scegliere la migliore soluzione legale per “liberarsi” occorre sempre ritrovare i documenti di provenienza e procurarsi un certificato storico catastale di trasporto al 1926, per far meglio capire la situazione al proprio avvocato. Qualora l’atto di affrancazione risultasse valido, si dovrà opporlo all’asse eredi AGUET presentando formale richiesta di correzione della voltura catastale e gli atti che l’hanno determinata.

11. Sono il signor “Terrazzano”, ho trovato recentemente riacceso sul il mio terreno il vincolo del “Livello Baronale” nonostante lo abbia estinto a seguito di una sentenza di usucapione emessa dal giudice competente. Cosa devo fare?

Nel caso sia stata già emessa una sentenza di “usucapione”, per l’effetto di successive sentenze giurisdizionali è avvenuto che alcune tipologie di usucapione sono “annullabili” nei tempi previsti dalle norme salvo che l’azione di annullamento non sia prescritta. Nel suo caso dovrebbe aver ricevuto l’avviso di costituzione di un contenzioso o La notificata di una sentenza che ha annullato l’usucapione in parola. Se questo non fosse avvenuto, tramite l’assistenza di un legale di fiducia dovrà procedere in modo da far annullare l’arbitraria riaccensione del livello. Si consiglia di operare il prima possibile.

12. Sono il signor “Terrazzano”, ho provato a fare un tentativo di conciliazione prima di presentare vertenza al Tribunale Civile di Latina che non è andata in porto. Durante tale procedura la parte rappresentante gli eredi Aguet/Blanc non ha fornito le trascrizioni di acquisto del fu James AGUET, e le altre prima di lui, adducendo che, presso la Conservatoria di Velletri, ci sono tutte le trascrizioni che voglio. Inoltre ci è stato dichiarato che il Tribunale di Latina la pensa favorevolmente per la teoria dei pretendenti sul vincolo di livello. Cosa devo fare?

Gentile cittadino, la dimostrazione della validità del titolo spetta alla parte convenuta, pertanto la mancata esibizione delle trascrizioni è un comportamento sfavorevole agli eredi pretendenti, salvo che questi sperino in un così detto colpo di fortuna che permetta loro il ritrovamento di quanto necessario al contenzioso civile che Lei potrebbe accendere.

Per quanto attiene l’indirizzo del Tribunale di Latina che emette sentenze di primo grado, si eccepisce che queste sono valide per il solo soggetto soccombente e, comunque, da valutare caso per caso in quanto, se a priori il cittadino ha riconosciuto il titolo in costituzione avrebbe commesso un errore in partenza.

13. Sono il signor “Terrazzano”, ho trovato recentemente un atto dove mio nonno acquistò l’intera proprietà” dal così detto Barone AGUET e nonostante ciò sul mio terreno è stato rimesso il vincolo del “Livello Baronale”: cosa devo fare?<br />

Il Signor James Aguet fu G.P. e suo figlio Luigi, nel tempo hanno venduto molti terreni concordando un valore congruo al fine di chiudere ogni partita e/o possibile contenzioso. Sembrerebbe che, se il Suo atto sia stato redatto validamente e regolarmente trascritto, sarà possibile dimostrare che gli eredi AGUET hanno commesso un errore o una svista. Tramite il legale di fiducia è necessario che Lei richieda la correzione della voltura catastale e degli atti che l’hanno determinata. 

Sono il signor “Terrazzano”, ho trovato recentemente un atto dove mia nonna nel 1920 firmò un contratto di enfiteusi perpetua per una casa situata nel centro storico. L’enfiteusi è istituita con atto di notaio Falasca ed è firmato dal Barone AGUET, inoltre è stata regolarmente trascritta. Ho controllato presso l’Agenzia del Territorio di Latina (ex catasto) e ho riscontrato che sull’appartamento grava il vincolo dell’“enfiteusi”, cosa devo fare?

Innanzitutto deve controllare con attenzione a cosa si riferisce il contratto, in quanto le case nel centro storico del 1920 erano composte da una stanza tutto usi (ingresso, salone, cucina, ecc.), solo alcune avevano in aggiunta una camera da letto per un totale di 1,5 vani. Pertanto se ad oggi Lei ha più di due vani è possibile che l’immobile sia il risultato della fusione di due vecchie case e potrebbe verificarsi che solo su una di esse risulti un contratto di enfiteusi. Qualora l’enfiteusi fosse confermata è consigliabile che il suo legale l’assista nel richiedere l’opportuna affrancazione.

Qualora decidesse di affrancare, tutte le migliorie apportate all’immobile le vanno rimborsate ovvero decurtate dall’importo complessivo necessario all’affrancazione. Le migliorie vanno riscontrate attraverso l’analisi del contratto di sua nonna che, se contiene una descrizione puntuale dello stato del suo immobile al 1920, non presenterebbe problemi.

Qualora ciò non fosse, l’unica descrizione delle condizioni distinte per ogni casa del centro storico di San Felice in modo corretto e puntuale è rappresentato da una perizia del 1805. In tal caso, date le allora condizioni miserevoli e al limite della vivibilità, sarebbe forse più opportuno computare direttamente il valore di ricostruzione del bene.

Attenzione: il valore dell’affrancazione di un immobile può avvenire per capitalizzazione del canone enfiteutico. Il giudice coinvolto, in questo caso ha quale elemento certo solo il canone del 1920 che dovrebbe aggirarsi tra le 5 e le 10 lire annue.

L’organo giudiziale si troverà ad affrontare la problematica che, al momento, non esiste nessuna norma che preveda l’esatto sistema di computo del canone enfiteutico aggiornato. Questo è un problema per le parti coinvolte ed è sempre motivo di contenzioso!

È presumibile che gli eredi Aguet cercheranno di fare o far fare un sopralluogo nel Suo immobile per provare a concordare un canone aggiornato con tutto quello che ne consegue a loro favore. Si consiglia di ricorrere il primo possibile all’assistenza di un legale in quanto l’accesso ad una abitazione è permesso solo con il consenso di chi ci abita, oppure per atto impositivo del giudice competente, salvo accoglimento dell’ulteriore ricorso.

Si evidenzia che l’attuale crisi economica di durata ormai decennale e l’intervenuta emergenza sanitaria COVID-19 hanno ormai abbattuto il valore di mercato che vive una situazione socio economica particolare.

15. Sono il signor “Terrazzano”, non ho trovato alcun contratto di enfiteusi perpetua sulla mia casa sita nel centro storico di San Felice Circeo. Recentemente mi sono ritrovato iscritto catastalmente un vincolo di livello sulla mia casa, cosa è? Che devo fare?<br />

Gentile cittadino, probabilmente la sua casa fu costruita nel periodo successivo l’acquisto del signor Aguet James fu G. P. (1888) e, presumibilmente edificata su un terreno riconosciuto dalla Reverenda Camera Apostolica come orto entro le mura castellane del centro storico di San Felice Circeo, pertanto gestito come i terreni fuori le mura, oggi vincolati da un presunto titolo di livello. In tal caso è spiegato perché non troverebbe iscritto il titolo di enfiteusi sulla Sua casa. Sarebbe opportuno Lei controllasse con attenzione, poiché, ai tempi in cui è presumibile sia avvenuta l’edificazione, già vigeva l’obbligo (come ai nostri giorni) di trascrivere ogni atto e quindi la sua abitazione potrebbe essere legata ad un contratto di una probabile compravendita.

Le suggeriamo di controllare le annotazioni riportate nel certificato di trasporto dal 1926/30 in quanto l’accatastamento a quei tempi avveniva per sopralluogo d’ufficio e l’allora catasto doveva specificare per quale titolo veniva censito l’immobile. Diversamente si apre una vasta gamma di scenari, lasciati alla valutazione del suo legale di fiducia.

16. Sono il signor “Terrazzano”, vorrei sapere se esiste l’Enfiteusi nel comune di San Felice Circeo.

La maggior parte degli abitanti già da oltre due secoli e più si trasmettevano da padre in figlio beni (terre e case), come immobili vincolati da diritti atipici e che continuarono ad esistere anche quando divenne tenutaria la Reverenda Camera Apostolica. Sulla problematica risulterebbe che, a seguito dell’acquisto del Feudo di San Felice, il barone Aguet James stipulò alcuni specifici contratti di enfiteusi ai primi del ‘900 (come appare anche dal figlio Luigi nel suo libro sul Circeo). Pertanto, escluse alcune case del centro storico, la maggior parte dei terreni e pochissimi manufatti sarebbero ancora interessati da un probabile diritto atipico di livello, proveniente da un remoto passato sul quale, ad oggi, solo la magistratura è l’unico ed esclusivo organo competente a stabilire se tale diritto atipico sia realmente riconducibile all’Enfiteusi.     

17. Sono il signor “Terrazzano”, ho incontrato recentemente un mio amico che ha lasciato la politica, questi asserisce che sulla mia casa sita in San Felice Circeo sulla via Alcide de Gasperi non esiste il livello e che sulla casa di mia moglie sita a monte della via XXIV Maggio non c’è nessun vincolo demaniale o di uso civico! Ci devo credere?

Gentile cittadino, se il suo amico le ha fornito un atto di compravendita dell’antico passato ove compare l’Aguet che le vende l’intera proprietà rinunciando a stabilire se esiste un qualsiasi diritto atipico, credo che Lei stia a posto, diversamente: no!

Per quanto concerne l’abitazione di sua moglie la informo che, con atto del 18 luglio 1876, il Demanio del Regno riconobbe al Comune di San Felice dei diritti sul territorio detto “Quarto Comunale”.

Nel 1971 avvenne una perizia dal Geometra Carlo de Luca sulla consistenza dei beni dell’Ente, che risulterebbe ancora oggi agli atti del Comune. Nella perizia, tra l’altro, risultano censiti i beni terreni al di sopra di via XXIV maggio, per cui sarebbe opportuno un necessario accertamento presso l’Ufficio Tecnico competente per averne o meno certezza.

In sintesi, è fondamentale non basarsi su presunte dicerie ma esclusivamente su atti probatori.    

18. Sono il signor “Terrazzano”, vorrei sapere se l’Ente Comunale di San Felice Circeo può aprire un contenzioso contro l’asse AGUET/BLANC per difendere i diritti dei cittadini di San Felice Circeo?

Il Comune di San Felice in veste di Ente pubblico può solo agire per difendere il proprio patrimonio composto da beni pubblici, demaniali affidati e/o assimilati (usi civici). Pertanto il Comune non può impegnare risorse alla difesa della proprietà dei privati. Spetta al singolo cittadino decidere cosa fare. Inoltre è importante sottolineare che, le cause accese tra Enti pubblici e privati, possono durare anche per decine di anni – basti ricordare quanto è durata a San Felice la questione degli “Usi Civici e terreni enfiteutici” della zona detta “le Vetiche, Pantani, Palazzo, Molella, ecc.”.  

La battera